ETICHETTA IN BOTTIGLIA: COME NON PERDERTI IN UN BICCHIERE D’ACQUA!

Davanti alle centinaia di offerte di acqua minerale che trovi al supermercato non sai mai quale scegliere e ti perdi… in un bicchiere d’acqua? Non preoccuparti: con la nostra guida su come leggere l’etichetta conoscerai qual è l’acqua che fa per te.

Prima una rapida occhiata all’etichetta

Ti sei mai chiesto/a qual è l’acqua minerale più adatta alle tue esigenze o condizioni fisiche? Dovresti… Le acque minerali in commercio non sono tutte uguali, anzi: consumarne una piuttosto che un’altra non è una scelta di poco conto e in certi casi può avere effetti, anche rilevanti, sulla nostra salute. Ecco perché è importante imparare a conoscerne le caratteristiche. Le trovi scritte sull’etichetta in bottiglia, basta solo imparare a leggerla!

Iniziamo con una rapida occhiata della carta d’identità della nostra acqua, poi ci addentreremo sui valori. Questi i dati che ogni etichetta dovrebbe contenere:

  • denominazione legale dell’acqua (ad es. acqua minerale naturale o acqua minerale oligominerale etc)
  • il nome e il luogo della sorgente
  • la composizione chimica
  • la data e il laboratorio presso il quale sono state effettuate le analisi
  • le modalità di conservazione del prodotto, il termine minimo di conservazione e il contenuto nominale, cioè il quantitativo di acqua contenuto nella bottiglia.
  • dati su imbottigliamento e produttore

Cosa c’è dentro l’acqua che beviamo?

Ok, tutto chiaro finora, ma veniamo al dunque: cosa c’è dentro l’acqua che beviamo? Anche in questo caso, è tutto indicato proprio sull’etichetta. Ecco, quindi, quali sono i parametri con cui devi familiarizzare per essere sicuro/a di fare la scelta giusta.

Primo fra tutti il residuo fisso – lo trovi in etichetta con la dicitura residuo fisso a 180° perché si determina dopo avere portato l’acqua a una temperatura di 180°C, quello che resta dall’evaporazione, la parte solida dell’acqua, è appunto il residuo fisso.

Indica quanti sali minerali sono disciolti nell’acqua. Significa che più è alto il valore, più sali minerali ci sono in un litro di acqua. Perché è importante valutarlo? I sali minerali sono utili al nostro organismo, ma se consumati in eccesso possono diventare dannosi e causare problemi anche di una certa entità.


In base al residuo fisso le acque si dividono in quattro categorie:

  • minimamente mineralizzata, con un residuo fisso inferiore a 50 mg/L: si tratta di acque con pochi sali minerali e sodio, che stimolano la diuresi e quindi consigliate se soffri di ipertensione. Ideali anche per i neonati o per prevenire i fastidiosissimi calcoli renali;
  • oligominerale o leggermente mineralizzata, con un residuo fisso inferiore a 500 mg/L: è un’acqua con poco sodio e, anche in questo caso, indicata nei casi di ipertensione e di prevenzione della calcolosi renale;
  • mediominerale, con un residuo fisso compreso tra 500 e 1000 mg/L: grazie al suo discreto contenuto di sali minerali, è utile se sei uno sportivo oppure nei periodi di aumentata sudorazione, ad esempio in estate;
  • ricca di sali minerali, con un residuo fisso superiore a 1.000 mg/L: è un’acqua terapeutica, molto ricca di sali, da consumare sotto consiglio medico per le conseguenze che potrebbe avere sulla salute a causa della sua particolare composizione.

Tutto qui? No, affatto! Dopo il residuo fisso l’etichetta riporta le quantità degli altri elementi presenti nell’acqua. Il sodio, ad esempio, per cui avremo un’acqua sodica se il valore di sodio è superiore a 200 mg/L, indicata per gli sportivi o nei periodi di eccessiva sudorazione, ma attenzione se soffri di pressione alta!, o un’acqua a basso contenuto di sodio quando il tenore di sodio è inferiore a 20 mg/L adatta nelle diete povere di sodio, per contrastare ipertensione e ritenzione idrica e altre conseguenze legate al consumo eccessivo di sale.


Poi il calcio, i solfati, i bicarbonati, i fluoruri, i nitrati, l’ammoniaca, i nitriti, l’anidride carbonica libera: il loro valore determina il carattere dell’acqua. Avremo quindi acqua solfata se la presenza dei solfati è superiore a 200 mg/L – è leggermente lassativa; clorurata se ci sono più di 200 mg/L di cloruro – svolge un’azione lassativa ed equilibratrice dell’intestino, delle vie biliari e del fegato; acqua calcica Ca++ se il tenore di calcio è superiore a 150 mg/L – indicata in particolari fasi della vita/crescita, come la gravidanza e la menopausa o per prevenire l’osteoporosi e l’ipertensione. C’è anche l’acqua magnesiaca Mg++, con più di 50 mg/L di magnesio, preferita dagli sportivi, ma utile anche per prevenire alcune patologie legate alla circolazione sanguigna. L’acqua fluorata con un tenore di fluoro superiore a 1 mg/L utile per la salute dei nostri denti e delle ossa; l’acqua ferruginosa con una quantità di ferro bivalente superiore a 1 mg/L indicata nelle situazioni di carenza di ferro, e l’acqua acidula con più di 250 mg/L di anidride carbonica libera, consigliata per facilitare la digestione. Il valore dell’anidride carbonica e quello dei solfati contribuiscono a determinare un’altra caratteristica importantissima, continua a leggere

Ph, conducibilità elettrica e durezza: così saprai tutto dell’acqua che bevi

Mancano tre indicatori: il ph, la conducibilità elettrica e la durezza.

Più l’acqua contiene anidride carbonica e solfati, minore sarà il pH. Cos’è il pH? Il ph alla sorgente – lo trovi scritto così – indica l’acidità dell’acqua e può oscillare da 0, massima acidità, a 14, massima basicità. La condizione di neutralità è fissata a 7 quindi più il valore indicato nell’etichetta si avvicina al 7 più l’acqua è neutra.

La conducibilità elettrica, più esattamente conducibilità elettrica specifica a 20°C, è invece direttamente proporzionale al residuo fisso, cioè più aumentano le sostanze disciolte nell’acqua più aumenta la conducibilità elettrica, appunto. In genere è compresa fra 100 e 700 µS/cm.

Infine, la durezza. È determinata dalla presenza di calcio e magnesio, più il valore è alto, più l’acqua è calcarea. Avremo quindi:

•             acque dolci, con durezza inferiore a 15°F (°F  è il valore di misurazione)

•             acque mediamente dure, con valori tra 15° e 30° F

•             acque dure, superiori a 30° F

Vuoi approfondire l’argomento? Sul sito del Ministero della Salute trovi tantissime informazioni sulle acque potabili, clicca qui. E ricorda, per qualsiasi dubbio, consulta il tuo medico di fiducia.

Adesso che sai tutto, ma proprio tutto sull’acqua minerale, vieni a trovarci nei nostri punti vendita Altasfera di Ragusa, Misterbianco e Siracusa o visita il nostro shop online e troverai tantissime offerte. Altro che perderti: lo berrai quel bicchiere d’acqua… con piacere e consapevolezza!