È sicuramente tra i prodotti più venduti e consumati nel periodo pasquale, farcita o semplice, la colomba allieta i pranzi e gli incontri in famiglia durante queste feste, trasmettendo un messaggio di pace e serenità, di cui è proprio il simbolo. Ma ti sei mai chiesto come è nato questo dolce tradizionale? Scopriamo le storie più famose, ti anticipiamo che sono tutte ambientate in Lombardia!
Le leggende
Secondo la leggenda, l’origine della colomba di Pasqua risale all’epoca longobarda, metà del VI secolo, quando il re Alboino ricevette in segno di pace dalla popolazione di Pavia un dolce a forma di colomba. Il re riuscì a conquistare la città dopo tre anni di assedio, allora i cittadini, per timore di esiti funesti, decisero di regalare la dolce e soffice colomba simbolo di pace.
Secondo un altro racconto, invece, si narra che sempre a Pavia, durante il periodo di digiuno della quaresima, la regina longobarda Teodolinda avesse invitato ad un pranzo luculliano ricco di selvaggina il monaco san Colombano ed i monaci che lo seguivano. Non volendo trasgredire all’astensione dalla carne imposta dal periodo religioso, ma non volendo offendere neanche la regina, il monaco affermò che avrebbe consumato la carne dopo averla benedetta. Ma all’atto della benedizione, le portate si trasformarono in colombe bianche di pane. La regina rimase molto colpita e donò al monaco il territorio di Bobbio, dove in seguito sorse l’Abbazia di San Colombano.
La storia
Lo squisito dolce pasquale, così come lo conosciamo oggi, è di storia recente e nasce da una idea che oggi definiremmo green! Siamo intorno al 1930 e Dino Villani, il direttore della pubblicità di una nota ditta dolciaria milanese (la Motta), già famosa per la realizzazione di panettoni natalizi, ha pensato di riciclare lo stesso impasto di questi ultimi e gli stessi macchinari per confezionare un nuovo dolce a forma di colomba da distribuire proprio nel periodo della Pasqua. Un dolce quindi simile al panettone, ma con una forma dalla forte simbologia pasquale, ricoperto da una ricca glassa alle mandorle, che in breve tempo conquistò le tavole di tutti gli italiani, diventando esso stesso un simbolo delle feste.
La vera colomba pasquale
La colomba pasquale si presenta ormai in moltissime varianti, ma per essere autentica deve soddisfare determinate caratteristiche che sono state stabilite e regolamentate proprio dal Ministero delle attività produttive nel 2005. Oltre a dovere avere la tipica forma di colomba, è stata stilata una lista di ingredienti obbligatori, come per esempio la presenza del burro e non di altri tipi di grassi, ed una lista di ingredienti facoltativi, che si riferiscono anche alla quantità degli stessi, e riguardano sia l’impasto che la glassa. I dolci che non rispettano le direttive ministeriali non possono essere definiti e commercializzati come “Colombe” ma come “Dolci Pasquali”.
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