Pizza alla pala o in teglia: due varianti della pizza romana, che stanno conquistando un po’ tutta Italia. Ma quali sono le differenze? Leggi il nostro blog!
Pizza alla pala: la riconosci dalla forma
Direttamente condita, infornata e servita su una lunga pala, di legno o alluminio: la pizza alla pala, appunto, è un must del pranzo o dello spuntino veloce. La riconosci perché ha una forma lunga – può superare persino il metro – e rettangolare. Originaria del Lazio, da qualche anno sta conquistando i palati dei pizza lovers di tutto il mondo e appassionando gli stessi pizzaioli che ormai la propongono come gustosa alternativa alla pizza tradizionale. In effetti, la bontà e le qualità sono eccezionali!
La pizza alla pala ha alla base un impasto ad altissima idratazione che le dà il tipico aspetto di pizza più alta – soprattutto al centro, perché non ha i bordi –, con un’alveolatura evidente. Nell’impasto la percentuale di acqua rispetto alla farina è molto più elevata, per questo al palato si presenta più morbida, ma insieme croccante, ed è molto digeribile. La lievitazione è lunga, fino anche a 48 ore, mentre la cottura si attesta intorno ai 7 minuti nel forno a legna.
Pizza alla teglia: il segreto è nella lievitazione
Origine laziale, forma rettangolare e alveolatura ampia, queste caratteristiche accomunano la pizza in teglia a quella alla pala, ma ci sono delle differenze: intanto le dimensioni, quella in teglia è infatti più ridotta – parliamo di teglie di 60X40 cm -; e poi lo spessore, la pizza in teglia è più bassa.
Molto friabile e digeribile – anche in questo caso grazie all’altissima percentuale di acqua rispetto alla farina nell’impasto –, la pizza alla teglia richiede un tempo di lievitazione più lungo, fino alle 72 ore, diviso in due fasi: dopo infatti una prima lievitazione di circa 65-68 ore, l’impasto è diviso in panetti più piccoli, di forma ovale, che sono conservati per altre 4 ore per una seconda lievitazione. Poi si stende, si condisce e si cuoce – in genere in forno elettrico senza ventilazione da un minimo di 8 minuti fino a un massimo di 13.
E tu, proponi già nel tuo menu queste due versioni? I tuoi clienti quale preferiscono? A noi, solo a parlarne, è venuta una gran fame!