La birra fa parte di un’arte millenaria che ha attraversato epoche e continenti, evolvendosi fino a diventare una delle bevande più amate al mondo (rileggi l’articolo sulle differenze della birra di ieri e di oggi). E anche in Italia, paese da sempre più vocato al consumo di vino, la birra si è affermata tra i prodotti più consumati e la produzione di birra italiana, soprattutto quella artigianale, viene sempre più apprezzata, anche a livello internazionale. Qualità, biodiversità, niente filtrazione e pastorizzazione, produzione indipendente e limitata, scopriamo insieme quali sono le caratteristiche che distinguono una birra artigianale italiana da una birra industriale.
Cosa dice la legge italiana
La legge italiana è chiara rispetto ai criteri che bisogna rispettare per produrre una birra che si possa definire artigianale: “Si definisce birra artigianale la birra prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e di microfiltrazione. Ai fini del presente comma si intende per piccolo birrificio indipendente un birrificio che sia legalmente ed economicamente indipendente da qualsiasi altro birrificio, che utilizzi impianti fisicamente distinti da quelli di qualsiasi altro birrificio, che non operi sotto licenza di utilizzo dei diritti di proprietà immateriale altrui e la cui produzione annua non superi 200.000 ettolitri, includendo in questo quantitativo le quantità di birra prodotte per conto di terzi”. Quindi la produzione di birra artigianale è strettamente legata al birrificio e all’integrità del prodotto. In sintesi deve essere prodotta dapiccoli birrifici indipendenti, in quantità limitata, e non sottoposta durante la fase di produzione a processi di microfiltrazione e pastorizzazione.
Caratteristiche della birra artigianale
La birra artigianale è una birra autentica. La prima differenza rispetto alla birra industriale riguarda la scelta degli ingredienti, che in quella artigianale sono di prima qualità e non a basso costo. La seconda differenza è legata al processo produttivo. La non pastorizzazione fa della birra artigianale una “birra viva”, poiché lascia intatti i lieviti usati per la sua realizzazione. Questo vuol dire anche che va consumata prima rispetto ad una birra industriale. Altra differenza riguarda l’aspetto ed il colore, che sono torbidi e dipendono dal suo non essere filtrata. Queste caratteristiche, oltre che incidere a livello organolettico, donano anche un sapore più deciso e intenso. Ma l’unicità della birra artigianale dipende molto anche dall’estro e dalla sperimentazione del mastro birraio, che ricercando ingredienti originali può variare le sue proposte e caratterizzare di volta in volta le sue creazioni.
Gli artigiani della birra
La birra artigianale è molto più di una semplice bevanda. È una forma d’arte che riflette la passione dei suoi creatori, il legame con il territorio e l’attenzione per la qualità. I mastri birrai sono dei veri artigiani della birra: si dedicano a selezionare e dosare attentamente gli ingredienti per creare birre uniche dal sapore ricco e complesso, e la loro creatività si sposa con l’attenzione per il territorio. La birra artigianale così realizzata è innovativa, unica ed inimitabile, spazia tra stili e sapori, e spesso riflette le caratteristiche del luogo in cui è prodotta, grazie all’utilizzo di ingredienti locali e al richiamo alla tradizione culinaria della zona. Lo spirito di sperimentazione dopotutto è parte integrante della cultura della birra artigianale!
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