MARMELLATE, CONFETTURE E COMPOSTE: SCOPRIAMO LE DIFFERENZE TRA QUESTE DELIZIE A BASE DI FRUTTA

La colazione rappresenta spesso il momento più importante della giornata, soprattutto quando si è ospiti di una struttura ricettiva (leggi i nostri consigli per renderla memorabile). Tra i protagonisti del pasto mattutino troviamo sicuramente le marmellate e le confetture che, spalmate generosamente sul pane tostato o su una fettina di pane fresco, o utilizzate come farcia per deliziosi e morbidi croissant, addolciscono la giornata. Tuttavia i termini marmellata e confettura di frutta spesso si intrecciano e, anche se utilizzati in maniera interscambiabile, presentano differenze significative non solo nel gusto, ma anche nella tipologia e nella quantità degli ingredienti utilizzati. Per chiarire questi aspetti, la Comunità Europea ha emanato una direttiva nel 1979, inclusa nell’ordinamento italiano nel 1982. Scopriamo allora cosa distingue la marmellata dalla confettura, e quali sono le differenze anche con la composta di frutta.

La marmellata

Secondo la direttiva della Comunità Europea, il termine marmellata si riferisce a conserve preparate con zucchero e almeno il 20% tra polpa, succo, purea, estratti acquosi e scorza esclusivamente di agrumi. La parola “marmellata” deriva dal portoghese “marmelada”, che a sua volta deriva da “marmelo”, il frutto della cotogna. Nel Regno Unito invece il termine “marmelade” veniva usato per indicare solo la marmellata di arancia amara. Proprio dalla tradizione anglosassone quindi deriva il legame tra il termine marmellata e la specificità della frutta da utilizzare per prepararla, ovvero gli agrumi.

La confettura

Sempre secondo la direttiva della Comunità Europea, la confettura è un preparato con zucchero e frutta di ogni tipo, ad eccezione degli agrumi, nella proporzione di almeno il 35% del totale di frutta in generale. Il frutto deve essere fresco, integro e sano, pulito e spuntato, e possono essere utilizzati anche più tipi di frutta insieme. Sul mercato è possibile trovare anche la “confettura extra”, caratterizzata da una percentuale di polpa e frutta non inferiore al 45%.

E la composta?

Oltre alle marmellate e alle confetture, un altro prodotto a base di zucchero e frutta è la composta. In questo caso, non esiste una regolamentazione specifica da parte della Comunità Europea, ma di solito si tratta di un prodotto con una maggiore percentuale di frutta e una minore quantità di zucchero rispetto alle marmellate e alle confetture. Oltre che a base di frutta, le composte possono essere preparate anche con verdure e possono essere abbinamenti fantasiosi per formaggi e carni.

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