Lo spritz, con il suo tipico colore arancione e la sua leggerezza, può a ragion d’essere definito l‘aperitivo nazionale, il più consumato e conosciuto, tanto da essere stato inserito nell’edizione dei cocktail ufficiali dell’IBA (International Bartenders Association). È un cocktail alcolico a base di Aperol, prosecco, soda e ghiaccio, ma molti barman hanno rivisitato con estro e creatività la ricetta originale dando vita a moltissime particolari versioni. Cosa dire, spritz, un nome per mille varianti!
Le origini
Aperitivo italiano e nome tedesco! Il nome del famoso aperitivo sembra infatti derivare dal verbo tedesco spritzen, ovvero spruzzare, ed è collegato all’usanza che nell’800 i soldati austriaci di stanza nel Regno Lombardo – Veneto avevano di “allungare” con acqua gassata o seltz i vini veneti, perché considerati troppo forti per loro.
Un sacrilegio per gli amanti del vino, eppure una rivoluzione per il campo degli aperitivi, che si rinsaldò negli anni ’20 quando la bevanda si allungò con il bitter in alternativa all’acqua gassata. E da lì il passo fu breve e segnò la nascita delle due tradizionali versioni!
I classici
Siamo intorno al 1920 e l’aggiunta arancione diede origine alle due tradizionali ricette, una veneziana con il Select, molto consumata nella “laguna”, ed una padovana con l’Aperol che ha avuto molto successo ed è riuscita a travalicare i confini regionali e nazionali. Anche la base alcolica cambia, in un caso abbiamo infatti il vino bianco frizzante, mentre nell’altro il prosecco. La ricetta ufficiale, quella inserita nell’edizione dei cocktail ufficiali dell’IBA (International Bartenders Association), è la seconda e prevede Aperol, prosecco, soda e ghiaccio.
A questi classici aperitivi si aggiungono altri spritz dal colore differente, come quelli che utilizzano al posto del bitter, amari scuri come il Cynar.
Alcune varianti
Dai salotti eleganti di Venezia ai locali di tendenza siciliani, non c’è happy hour che si rispetti se non si sorseggia un fresco spritz! Ogni regione, città e locale offre ai suoi clienti le varianti più particolari e profumate, sostituendo spesso ai famosi bitter prodotti locali dal sapore intenso e aromatico, ed aggiungendo ingredienti nuovi che magari discostano il loro sapore da quello tradizionale, ma non sono meno buoni, colorati e affascinanti. Tra i più apprezzati abbiamo il Sicilian Spritz, che accanto all’Aperol e al prosecco vede due fettine schiacciate di arancia rossa siciliana e un po’ di melograno e menta. A Brescia invece la rivisitazione dello Spritz prevede vino bianco fermo, bitter e acqua gassata, servito con una fetta di arancia. Esiste anche la ricetta bianca, leggera e fresca che prevede vino bianco fermo, soda e succo di limone. Invece le varianti con il Campari o con amari scuri come il Cynar sono molto conosciute e quasi considerate classiche. E se si è astemi? Niente paura, goditi la versione analcolica che non ha nulla da invidiare alla classica, molto dissetante e gustosa, preparata miscelando due parti di succo d’arancia o di frutta esotica con una parte di bitter analcolico e una parte di soda.
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